Il gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento



AUTORE: Mario Scalini, Elena Rossoni

ISBN: 9788867262052

PREZZO: €20,00

Dimensioni: 16x24 cm
Pagine: 64
Illustrazioni: Si
Anno: 2018
Lingua: italiana


Qualche tempo fa Paola Goretti presentò agli studiosi ed al pubblico una piccola parte delle numerose opere grafiche presenti nel Gabinetto Disegni e Stampe annesso alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. In un suo scritto affidato al web la volle battezzare ‘Araldica piumata’, alludendo, con un alato ‘giro di parole’, al fatto che i trionfi di piume di struzzo, di pavone, di airone e via dicendo, stretti in aigrette od asprì, alludessero in qualche modo all’araldica bolognese sia nei colori che nelle figure. Quello scritto giungeva dopo che studiosi del calibro di Franco Cardini e Lionello Giorgio Boccia avevano investigato quali fossero i sistemi simbolici e auto-rappresentativi della nobiltà di antico regime, ed in specifico anche bolognese, nel periodo di passaggio tra Rinascimento e Barocco.
Solo in una recente esposizione sulle armi del Rinascimento, intese nei loro significati simbolici e allusivi per ciò intitolata Armi e Potere e sviluppata presso il Polo Museale del Lazio, ho potuto riportare all’attenzione collettiva questo straordinario repertorio di immagini che, se non unico, è senza dubbio il più consistente che ci sia stato consegnato dal tempo e per di più legato a veri e propri testi letterari e tecnici sulle giostre ed i tornei tra Cinque-Seicento.
La grande bellezza delle immagini, la straordinaria inventiva e la folgorante cromia delle invenzioni ha sorpreso persino gli addetti ai lavori che si sono riuniti nei giorni della mostra a Roma per un convegno, convincendo chi scrive e la direttrice della Pinacoteca, Elena Rossoni, a riproporre l’intero gruppo in una pubblicazione che renda possibili ulteriori indagini anche senza prender diretta visione degli originali, che comunque sono tutti stati restaurati e inseriti in passe-partout da conservazione così da garantirne la protezione e la leggibilità. 

Mario Scalini